L’installazione del luna park sul lungomare di ponente è stata al centro del dibattito consiliare a seguito dell’interrogazione presentata dal consigliere comunale Lorenzo Italiano. L’esponente della minoranza ha posto all’attenzione del sindaco il problema, in assenza dell’assessore Maurizio Capone, sostenendo che si era in presenza di strutture dello spettacolo viaggiante eccedenti quanto richiesto dall’organizzazione e che, in ogni caso, avrebbero turbato, una volta attivate, la pace e la tranquillità degli abitanti della zona, che è prospiciente al luna park, occupando una notevole quantità dell’area demaniale a ridosso della spiaggia. Seguiva anche la richiesta tendente a conoscere la ragione per cui il Comune non aveva dato il parere nel corso della conferenza di servizi finalizzata al rilascio delle autorizzazioni, non partecipando peraltro alla riunione. L’assessore ha poi richiamato una delibera di alcuni anni addietro che individuava a “Gronda”, l’area per giostre e luna park.
A seguire il consigliere Alessio Andaloro ha fatto presente che settimanalmente nella zona dove sono state montate le giostre si svolge il mercato sul litorale di ponente e che le vie di fuga sono previste lungo la sottostante spiaggia, per cui ha ritenuto che la garanzia è venuta meno con il posizionamento delle giostre.
Anticipando il suo intervento, il sindaco Pippo Midili ha chiesto a Lorenzo Italiano di dare lettura dei verbali e delle delibere citate, dalle quali è emerso che la ditta aveva avanzato richiesta per il mese di giugno per mille metri quadrati e che in conferenza di servizi erano stati chiesti pareri agli Enti interessati da far pervenire entro 15 giorni per la conclusione del procedimento.
Midili ha poi ribadito che il Comune non aveva rilasciato autorizzazione, né formulato alcun parere, perché la conferenza di servizi era stata sospesa per fare chiarezza, al riscontro di difformità esistenti tra la richiesta e quanto accertato in sede di sopraluogo per la presenza di 24 giostre. In conclusione, ha anche ricordato a Lorenzo Italiano, che si appellava ai rumori e ad altro per la quiete dei residenti, che l’anno scorso lo stesso luna park aveva svolto attività nella stessa zona con soddisfazione dei cittadini e dei forestieri, e senza alcun riscontro di critiche e malumori.